mercoledì 25 giugno 2014

Risveglio

A quanto pare, alla fine mi sono ripresa un po'.
Sono andata a correre Sabato scorso e l'altroieri. Mi sono svegliata alle sei meno dieci per riuscire ad uscire alle 6.30. E' un po' presto, soprattutto per una dormigliona come me, ma non mi va troppo di essere vista da persone che conosco. E poi dopo un po' comincia a fare caldo e io proprio non lo reggo!
Comunque ho già perso due chiletti. Sono ritornata ai 64kg. Non è un granchè, è abbastanza scoraggiante come numero, ma la pancia vede già gli effetti dell'allenamento e del quasi digiuno. Oltretutto sembra che sia finalmente riuscita a mettere fine ad un altro ciclo di binge. Non che mi sia abbuffata tantissimo ma di certo non mi sono controllata granchè.
Ora bisogna solo continuare così e non lasciarsi abbattere.

Menia.

martedì 17 giugno 2014

Quasi maggiorenne!

Domani è il mio compleanno. 18 anni. Quasi non ci credo.
In realtà non mi entusiasma più di tanto. Non ho mai avuto fretta di crescere, diciamo che sono più un tipo alla Peter Pan anche se non fuggo dalle responsabilità. Non mi piace tanto l'idea di essere una persona adulta. Forse non mi ci vedo tanto, più che altro non mi rivedo negli atteggiamenti degli adulti. E sinceramente, spero di non diventare mai come gli adulti che conosco io, escluso qualcuno.

Spero davvero di godermi la giornata di domani. Per la prima volta in vita mia degli amici hanno pensato di festeggiarmi, il che mi rende parecchio felice. Non sono mai stata molto legata a nessuno ma nell'anno scolastico appena passato ho legato molto con alcuni miei compagni di classe.
Devo cercare di scacciare i pensieri negativi che continuano a ronzarmi in testa senza tregua, almeno per domani. E' da un paio di giorni che non riesco a smettere di pensare che non sono riuscita a raggiungere nessuno dei miei obiettivi, che non riesco a rendere  mio padre soddisfatto dei miei sforzi e dei risultati che ottengo, che sono arrivata alla maggiore età come il fallimento che sono sempre stata.

Cosa posso fare se non dirmi: "Pazienza, è andata come è andata. Ora impara dai tuoi errori, rialzati e ricomincia a lottare".

Menia.
Un po' di colore e di allegria :)
Sarebbe il miglior regalo che potrei fare a me stessa...

domenica 8 giugno 2014

Troppe pressioni

Non so se qualcuna mi possa capire perchè la situazione in cui mi trovo è abbastanza particolare.
Innanzitutto nasco da genitori il cui paese è legato alle tradizioni, dove l'ideale della ragazza è il tipo tranquillo, senza fronzoli, obbediente alla famiglia, "casta", che ha un solo ragazzo con cui si sposa presto.
Poi, per quanto sia una ragazza abbastanza tranquilla, purtroppo sono conosciuta da quasi tutta la comunità del mio paese perchè mio papà è sempre stato molto attivo in società, quindi mi conoscono tutti come "la figlia di..."
Sono sempre stata vista di buon occhio da tutti, sempre stata presa a modello, sempre imitata, non per volontà delle ragazze ma per quella dei genitori, soprattutto delle mamme. Ma per cosa, poi? Non ne ho mai visto il senso. Ok, sono il modello tipico della ragazza rispettabile, che va bene scuola e bla bla bla. Ma qualcuno si è mai chiesto se questo è quello che voglio, se mi sento felice così? Mi sento stretta, senza possibilità di movimento, senza la possibilità di ribellarmi.
Le cose sono decisamente peggiorate quattro anni fa quando è morta mia madre. Lasciando stare i miei sentimenti e tutto il bene che le volevo, questo fatto ha portato ad un picco di attenzioni verso di me. Non c'è una persona che non si aspetti che io diventi una persona di successo, che mi renda degna dei miei genitori, che non li deluda, che diventi un medico (mestiere che ho sempre sostenuto di voler fare), che non fallisca. Mio padre non ci pensa neanche un po' ad alleggerire la situazione. Per lui o studio e ce la faccio o ce ne andiamo in Sri Lanka e fine della storia. Perché lui lavora per me, perchè abbia un bel futuro ecc.
E ok, lo posso capire, lui si sacrifica per me, ma dovrebbe anche capire che non posso essere obbligata per questo ad essere infelice a vita. Metti caso che ad un certo punto dica: basta così. Che sono arrivata ad un punto che mi rende felice e che non voglio più arrivare all'obiettivo che avevo prima.
E poi è arrivato il "casino cugina". La mia dolce cuginetta è scappata di casa a Dicembre ed è andata nel mio paese di nascosto per stare con un ragazzo che aveva conosciuto pochi mesi prima. Poi è voluta tornare in Italia facendo prima una foto in abito da sposa con il suo ragazzo per poter dire che erano sposati dato che si è pure fatta mettere incinta. Non che me ne importi granchè alla fin fine. Ma sembra che da quando ha fatto tutto sto casino, la gente mi stia ancora più addosso.
Non sopporto più nessuno.

Menia.

venerdì 6 giugno 2014

Bisogno d'aria

E' un periodo che potrei definire asfissiante.
La scuola sta ormai per finire e, oserei dire, grazie al cielo! Sono stanca, abbiamo dovuto studiare quasi fino alla fine come dei dannati e ormai cominciavo a non avere più energie. Fatto sta che dovrò tornare a scuola subito la prossima settimana per un corso di inglese che mi permetterà di andare in Inghilterra due settimane a Settembre con tutte le spese pagate. Non vedo l'ora, ovviamente :)

Come se non fosse bastata la mole mastodontica di studio, sono stata praticamente obbligata a prendere parte a dei balletti insieme a mia cugina e ad una sua amica, cosa che, data la mia condizione fisica, non mi andava proprio. Ormai è passata anche se l'umiliazione rimane.
Stessa cosa vale per il saggio di danza...

Mi sono tagliata di nuovo. Credo che la goccia che ha fatto traboccare il vaso, che mi ha portata a riprendere in mano la lametta, siano state le continue pressioni da parte delle persone del mio paese e la sensazione che non andrò mai bene così come sono. Continuo a sentirmi sempre più sbagliata per questo mondo.